L'assistente di studio odontoiatrico e il mercato del lavoro specializzato
L’ASO, una delle figure professionali più richieste nel mondo del lavoro
Oggi vorrei provare, insieme a te, a rispondere a una delle domande più frequenti in rete, riguardo i possibili scenari positivi e negativi sul mercato del lavoro italiano per l’Assistente di Studio Odontoiatrico (ASO).
Quali sono i corsi di formazione professionale consigliati per un più rapido inserimento nel mondo del lavoro?
In base ai dati raccolti da Istat (Istituto Nazionale di Statistica) per le percentuali di occupazione, il tasso di occupazione continua a crescere nel settore sanitario. Tra le figure professionali più richieste ci sono, due profili che non necessitano di titolo universitario, ma di un attestato abilitante previo corso di formazione:
- OSS: Operatore Socio Sanitario
- ASO: Assistente di Studio Odontoiatrico
Secondo i dati Istat, la difficoltà di reperimento delle risorse in questo settore è decisamente elevata.
Se fino ad ora, avevi qualche dubbio sulle opportunità lavorative come Assistente di Studio Odontoiatrico, puoi tirare un sospiro di sollievo: gli ultimi dati raccolti confermano che la nostra professione non conosce crisi!
Ma, se vogliamo ancora dare uno sguardo in avanti, da qui al 2022, secondo l’annuale rapporto Excelsior di Unioncamere e Anpal, serviranno, in Italia più di 2,5 milioni di occupati (dipendenti e autonomi), con competenze elevate e qualificate.
Un passaggio obbligatorio, quindi è quello riguardante la formazione e l’aggiornamento delle competenze. Sicuramente, il futuro non è il tempo della bassa specializzazione!
Perché per un’ Assistente di Studio Odontoiatrico è già importante specializzarsi?
Se ti qualifichi genericamente come “ASO” rischi di avere troppa concorrenza. È vantaggioso, cercare di individuare aree di competenza più specifiche: “Assistente strumentista”, “Assistente di supporto/circolante” oppure “Assistente responsabile della sterilizzazione”, ecc. In modo da poterti collocare in una nicchia meno “affollata”, dove è più facile far emergere la tua unicità.
Per distinguersi bisogna, oramai specializzarsi.
Se ti occupi da tempo, con passione di un settore specifico, come la gestione della sala operatoria chirurgica per impianti e assistenza durante l’esecuzione dell’intervento, avrai notato un miglioramento delle tue prestazioni in quel settore; di conseguenza anche gli altri ti percepiranno come sempre più esperta e potrai quindi vendere meglio le tue competenze esclusive.
Dopo, aver risposto a queste semplici domande: chi sei? Cosa fai? In che campo sei specializzata? Non resta che porti, un’ultima domanda: quale studio dentistico scegliere, per mettere in luce le tue competenze.
Gli studi odontoiatrici italiani: studio mono-professionali o società di professionisti e di capitale.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, le società di professionisti di capitale hanno conquistato oltre il 33% del fatturato dell’odontoiatria italiana. Al contempo, a chiudere, o meglio a non aprire, sono principalmente gli studi mono-professionali.
Stabili, invece, risultano gli studi associati che rispetto all’anno precedente hanno riscontrato una decrescita di 7 unità, i dati riferiti al 2016 indicano in 5.156 gli studi associati attivi. A tenere, incrementando il numero di attività aperte, sono le società di capitale che crescono di 162 unità toccando quota 2.319. Dal 2006, il numero di studi odontoiatrici organizzati in società di capitale è cresciuto del 39%.
Con l’incremento, degli studi odontoiatrici organizzati in società di capitale, lo scenario che si presenta davanti ai nostri occhi è caratterizzato da:
- iper-competizione, con concorrenti sempre più agguerriti;
- mutamento della domanda con pazienti che non giungono solo col passa parola, ma anche attraverso strategie di marketing;
- pazienti sempre più difficili da fidelizzare.
Oggi molti dentisti, soprattutto coloro che si trovano a lavorare in uno studio medio-grande, devono avere una visione imprenditoriale e un sistema di controllo strutturato, in grado di affrontare questa nuova sfida.
Quindi, per fare in modo che la propria attività sia socialmente riconosciuta, è necessario definire una proposta di valore efficace e differenziante.
L’ASO, non solo competenze tecniche specialistiche, ma anche empatia e capacità di comunicazione
L’odontoiatra, di oggi e di domani, ha bisogno anche di ASO che abbiano voglia di crescere come persone e come professioniste, per offrire un servizio che, accanto alle prestazioni, valorizzi la relaziona e la comunicazione con i pazienti come parte integrante della cura.
In tale ottica, per incentivare e migliorare l’esperienza odontoiatrica del futuro, l’Assistente di Studio Odontoiatrico, deve essere motivata, all’interno dello studio e del suo team a scommettere e investire sulla qualità e sulla valorizzazione delle proprie competenze e specializzazioni.
Queste riflessioni sulla situazione degli studi odontoiatrici italiani, possono aiutarti a comprendere i cambiamenti, attuali e futuri, in atto e a fare le scelte giuste per pianificare al meglio la tua vita lavorativa.
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