Come promesso, cara assistente di studio odontoiatrico, eccoci qui, a parlare di comunicazione!
In particolare, nel nostro lavoro, saper comunicare in modo efficace può rappresentare uno strumento chiave per gestire le situazioni e le relazioni, con il paziente e con il team.
Far si che il tuo messaggio sia compreso esattamente dal tuo interlocutore.
Significa, sapersi esprimere, a livello verbale e non verbale, in modo chiaro e coerente con diversi interlocutori e in qualsiasi contesto.
Entriamo, nel dettaglio.
Comunicare è un atto complesso e al tempo stesso così naturale che tendiamo (a volte) a darlo per scontato, concentrandoci su "ciò che vogliamo dire", senza preoccuparci di "come vogliamo dirlo".
Ma dimentichiamo che, un aspetto fondamentale del processo comunicativo, è rappresentato dal "non verbale", quella parte della comunicazione che si caratterizza per l’invio e la ricezione dei messaggi senza l’utilizzo delle parole poiché riguarda il linguaggio del corpo.
Quindi, trasmettiamo i nostri stati d’animo, anche attraverso la postura, il contatto visivo, i gesti e la mimica facciale. Inoltre, tutto il processo della comunicazione risente del timbro, del tono della voce e del silenzio.
Sarà capitato anche a te, durante una giornata di lavoro, di scambiare, con qualche collega, frasi come queste: "Vai tu dal paziente, perché ho altre cose di cui occuparmi!", oppure "Adesso, non posso ascoltarti perché devo finire di aiutare il dottore".
Adesso immagina se queste parole fossero accompagnate da un tono di voce scocciato.
Cosa avrebbe percepito il tuo collega? Il contenuto del tuo messaggio avrebbe perso di importanza, rispetto a ciò che realmente avevi intenzione di comunicare; probabilmente avresti infastidito il collega con il tuo atteggiamento.
La comunicazione non verbale, condiziona la nostra percezione e il modo con cui comprendiamo l’informazione del nostro interlocutore.
Un altro esempio:
Quante volte, prese dall’organizzare il nostro lavoro e concentrate sulle diverse mansioni, ci rivolgiamo ai pazienti, con un atteggiamento passivo o utilizzando un tono di voce poco cordiale, trascurando i loro reali bisogni?
Quando vuoi comunicare, accompagna il tuo dialogo a un’espressione di serenità, come il sorriso, in modo che il paziente si senta accolto in un ambiente dove possa percepire che si lavora bene.
Riassumendo:
Il tono, il volume, il ritmo, fanno parte di quella che è definita comunicazione paraverbale e sono in gran parte responsabili della capacità persuasiva dell’individuo.
Il volume della voce ha un significato importante. Assumere un volume di voce comprensibile e chiaro è fondamentale per essere capiti dal paziente.
Un volume di voce stentoreo, ha l’effetto di suscitare maggiore rispetto nell’interlocutore, poiché conferisce un maggior senso di competenza, esperienza e sicurezza in quello che dici.
Inoltre, occorre variare il tono della voce per catturare l’attenzione: se adotterai un tono di voce monotono, il paziente troverà il tuo discorso poco interessante, viceversa se utilizzerai dei toni vivaci, per poi diminuire il volume quando affronterai situazioni delicate, rivelerai una certa sensibilità che ti permetterà di entrare in sintonia con l’assistito.
È necessario parlare lentamente, 1-2 parole al secondo. Ciò significa fare delle pause, scandire le parole, sottolineare concetti e accompagnare il tutto con una mimica facciale. Al contrario, se parlerai velocemente, darai l’impressione di fare un monologo agitato dove non avrai nessuna possibilità di ascolto e di dialogo.
Arrivati a questo punto, siamo in grado di riconoscere i meccanismi comunicativi?
Ecco, alcuni accorgimenti (se vorrai seguirli), volti a creare le condizioni necessarie per instaurare una relazione di fiducia con i pazienti o con il tuo team:
Come avrai notato, a causa delle molteplici situazioni lavorative ed esigenze tipiche di ogni interlocutore, è necessario pianificare una strategia comunicativa che renda le tue relazioni sempre efficaci.
Dallo scambio d’informazioni con il collega, al colloquio con il paziente, ogni interazione deve essere curata nel dettaglio e non puoi lasciare nulla al caso. Se riuscirai a controllare le tue capacità comunicative e a calibrarle nel modo giusto, avrai molte probabilità di essere vincente!
Hai qualche racconto, da condividere con noi? Ti ricordo di scriverci in privato, se hai piacere di comunicare anche alle tue colleghe qualche piccolo aneddoto o frammento legato, alla tua esperienza professionale, noi saremo ben felici di pubblicarlo sul nostro blog. Tieniti sempre aggiornata, tramite la nostra pagina social e i nostri articoli! Perché, una vera ASO, è sempre informata e niente le sfugge!
Ti aspetto al prossimo corso per diventare una di noi!
L’ASO Vale